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Il giro vespistico attraverso l'obbiettivo della Publifoto

La mia ricerca si basa sul progetto Tecnostoria condotto dalla regione Emilia Romagna e dalle Università di Modena e Reggio Emilia, Bologna, Ferrara e Parma.La regione detiene un patrimonio inestimabile di memorie della storia dell’automobile e delle moto. Questo materiale resta però quasi completamente inesplorato, quindi il progetto propone di salvare dalla dispersione i documenti, riproducendoli in formato elettronico.Per questo mi sono occupata della catalogazione di 30 foto inserite nel Sigec con scheda F (3.00) a livello di precatalogo di una parte dedicata al Giro Vespistico dei tre Mari conservata al Centro Studi e Archivio della Comunicazione-CSAC, di Parma.Nuclei significativi si trovano nella sezione di Fotografia formati da consistenti acquisizioni da cui spicca in particolar modo quello della Publifoto Roma.
La Publifoto è stata una delle maggiori agenzie fotogiornalistiche italiane, fondata da Vincenzo Carrese si occupa di settori come l’attualità, la cronaca, la fotografia industriale e commerciale e lo sport. Infatti un fenomeno interessante dell’Italia del dopo guerra è rappresentato dall’interesse per lo sport che Publifoto ha saputo sottolineare nella sua produzione in cui i fotografi usarono la folla come protagonista quasi per sottolineare l’importanza che la partecipazione popolare andava assumendo.
Le foto,in bianco e nero, ritraggono momenti caratteristici dei Giri Vespistici dal 1953 al 1965, ultimo anno del Giro, in cui vengono sottolineati i personaggi di rilievo, come Vincenzo Tassinari, presidente del Vespa Club dell’epoca, insieme ai vincitori, o scene del percorso, dove spesso prevale la partecipazione popolare e il paesaggio, più che il concorrente.
Sono foto su supporto cartaceo con tecnica di stampa per mezzo di gelatina al bromuro d'argento di dimensioni standard che variano dai 24x18 cm ai 18x13 cm. Non di tutte le foto è stato possibile ricostruire l’anno esatto perché nella maggior parte dei casi sul verso vi sono solo indicazioni delle tappe percorse e vari timbri di copyright, di Publifoto Roma o Publifoto Milano.L'operazione iniziale, ciò quella che ha richiesto più tempo e impegno è stata la creazione di un modello base che racchiudesse informazioni utili per tutte le schede: questo perché hanno stesso tema e provenienza, quindi collegabili fra di loro. Sono evidenti caratteri di unitarietà, infatti le foto sono state create con una univoca volontà progettuale/esecutiva: in questo caso il reportage di fotogiornalismo sportivo. Tutto ciò desunto da un’attenta ricerca bibliografica per un inquadramento storico e relativo supporto informativo