Catalogare l'arte contemporanea
Lo stage prevede l'analisi storico-critica, nel suo complesso e nel dettaglio delle singole opere acquisite, di uno dei primi fondi di investimento in opere d’arte, che ha la sua sede nella Repubblica di San Marino. Attraverso interventi mirati nel mercato dell’arte battuto in asta, il fondo, nato nel 2011, ha costituito una collezione di 50 opere. Si tratta, in netta prevalenza, di opere di artisti italiani attivi tra l’inizio del 900 e oggi, coprendo un arco di tempo che va dal 1915 al 2005, dal primo Futurismo alla ricerca "emergente". Fine precipuo del lavoro di catalogazione è l’individuazione dei "punti forti" della collezione da un punto di vista squisitamente artistico-culturale, in vista di un concreto progetto di valorizzazione, che sarà presentato nel documento conclusivo del Master. A tal fine si è scelto di procedere alla schedatura informatizzata – livello Catalogazione – di 30 opere individuate tra le più significative della collezione.
Operazione preliminare al lavoro di catalogazione è stata l’individuazione dei movimenti/ correnti/ gruppi artistici, ai quali appartengono le singole opere e in quali identificare gli artisti presenti nella raccolta. Dal momento che si tratta di opere per lo più tradizionali da un punto di vista tecnico o formale, di è scelto di usare la schede OA-opere e oggetti d’arte e non la scheda OAC-opera d’arte contemporanea. L'avanzare dei lavori ha evidenziato alcune possibili migliorie da apportare alla scheda OA, riguardanti, in particolare, l’authority file Autore, che prevede nel suo attuale tracciato un solo campo – non moltiplicabile – per l'Ambito culturale. Tale struttura non consente descrivere compiutamente la fisionomia di quegli artisti che hanno preso parte a più movimenti o gruppi artistici, spesso come co-fondatori o firmatari dei relativi manifesti, né di quegli artisti che durante la loro attività hanno sperimentato più linguaggi (passando, ad esempio, dall’astrazione alla figurazione o viceversa). Il lavoro di catalogazione delle opere si è incentrato soprattutto sull’aggiornamento del Vocabolario relativo al tracciato descrittivo della Tecnica d’esecuzione, per meglio rispondere alle specificità della produzione artistica degli anni 60 e 70 del 900. Ai fini del progetto finale di valorizzazione della collezione, una parte significativa della mia attività riguarda la ricostruzione della storia delle opere di maggiore interesse, attraverso l’approfondimento della bibliografia specifica e delle mostre nelle quali sono state esposte. Per questo motivo il passaggio delle opere nelle case d'asta, così come la loro eventuale presenza in fiere d’arte, è stata segnalata nel campo LA-altre localizzazioni, come "luogo di esposizione".