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Nuclei collezionistici d'arte contemporanea nel Museo d'arte per bambini di Siena

Nell'ambito del Master in Catalogazione e Accessibilità del Patrimonio Culturale: nuove tecnologie per la valorizzazione promosso dall'Università degli studi di Modena è stato sostenuto il progetto di stage presso il Museo d'arte per bambini del complesso di Santa Maria della Scala di Siena, con l'obiettivo di catalogare le opere della collezione africana e della collezione indiana.
La prima caratterizza la sezione "Storie/ Stories" della sala di San Leopoldo e comprende le seguenti opere:
-Lost in the Jungle, dipinto di Almighty God
-La storia delle lepre che ha la coda corta, 4 dipinti, uno per ogni episodio della storia di Bush Mikidadi
-Kids Mascarade, c-print stampa fotografica di Tayou Pascale Marthine
-Untitled, scultura in legno colorato di George Lilanga.
La collezione indiana invece occupa l' area dedicata ai "Personaggi/ Characters" e comprende le seguenti opere:
-Untitled, opera complessa di 12 dipinti su carta di Mithila Art
-Untitled, opera complessa di 19 dipinti su carta di Mithila Art
-I have many dreams, frammento (Tanisha e Avantika) di opera complessa, c-print stampa fotografica con sonoro, Shilpa Gupta.
Mikidadi Bush (opera complessa, scheda OA,OGTD dipinto) e George Lilanga (opera singola, scheda OA,OGTD scultura) proveniente dalla Tanzania evidenziano forti influssi della scuola Tingatinga e in particolare della scultura makonde, per quanto riguarda Lilanga, che, nonostante abbia dedicato l' ultimo periodo della sua carriera al pittorico ha realizzato singolari sculture, come quella presente nella collezione del SMS, "sconsacrando" l'aura dell''ebano con le tonalità pop/afro e con le matericità dense e uniformi degli acrilici e degli smalti, tipici della produzione di Tingatinga. Entrambi gli autori si possono collocare nell'ambito di una delle due tendenza maggioritarie individuate per l'arte africana: il neo-tribalismo, in opposizione al glocalismo.
Almighty God autore presente nella collezione africana, proviene invece dall' Africa occidentale e con una formazione da “artista da strada, ha diffuso i tratti caratteristici di questa "scuola", come l' incisività della pittura e delle scritte, richieste comunemente per tutti gli eventuali usi commerciali, dalle insegne dei taxi brousse a quelle degli esercizi commerciali.
A seguito del suo avvicinamento alla setta cristiana House of Faith Ministries, la sua fervente religiosità alla base della sua attività predicaroria e la sua attività di guaritore-sciamano hanno determinato la coincidenza avanguardistica del suo progetto artistico e di quello esistenziale, strutturando un linguaggio realista e al tempo visionario e onirico (vd. opera in collezione Lost in the jungle, opera singola, scheda OA,OGTD dipinto), talvolta a sfondo moralistico, con moniti verso la dissoluzione dei costumi e verso la valorizzazione delle tradizioni locali.
Pascale Martine Tayou, altro autore del lembo occidentale del continente africano, diviso fra il suo villaggio camerunense di Yaoundé e la città belga di Gand, si colloca più sul fronte concettuale e con Kids Mascarade (opera singola, scheda OAC,OGTD c-print stampa fotografica), esprime al meglio a mio parere quell' idea di friche, che Jean Lup Amselle ha delineato in L'arte africana contemporanea (2005): "freschezza", "mancata coltivazione" e "abbandono" sono le tre connotazioni che in associazione al significato più recente di "luogo alternativo" o "spazio intermedio" esprimono la natura rigenerante e contraddittoria della friche, delle apparizioni fugaci,presenti in molta produzione africana contemporanea, più libera dagli stereotipi occidentali.
La collezione indiana si compone di due opere complesse (scheda OA, OGTD dipinto, OGTT inchiostro su carta)realizzate dal gruppo del Mithyla Art e da due opere "frammento" provenienti da un' opera complessa di Shilpa Gupta, I have many dreams (schede figlie OAC di livello 1 di opera complessa non presente in SMS peché divisa fra varie proprietà, OGTD c-print stampa fotografica, e schede figlie AUD di livello 2, per il sonoro relativo ad ogni figlia di livello 1).
Per quanto riguarda le prime si tratta di opere di forte rilevanza sociale in quanto eseguite non da artisti professionisti ma da donne reiette della società indiana a cui è stata data l' opportunità di ricollocarsi socialmente attraverso l'inserimento in gruppi "rieducativi", con scopi didattici al fine del superamento dell' analfabetismo.
Il calligrafismo dei disegni ispirati alle figure tradizionali della mitologia e dell'iconografia indiana hanno evidenziato una facilitazione nel apprendimento della scrittura e nella definizione di una struttura cognitiva di tipo sintattico e processuale.
Per quanto invece riguarda l'opera di Shilpa Gupta, il confronto con la contemporaneità si palesa nelle fotografie di queste bambine indiane, in abiti occidentalizzati, a cui vengono poste delle domande riguardanti i loro sogni e le loro aspettative: crasi di tradizione e di modernità, a cui alla dimensione eterea del sonoro, ascoltabile tramite le cuffie, presenti per ogni opera, è relegato l' interrogativo della possibile esistenza di una membrana osmotica attraverso cui le due temporalità possano dialogare o al contrario della irrecuperabile incomunicabilità.