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Il patrimonio tessile antico della Basilica della Ghiara in Reggio Emilia

Lo stage prevede la catalogazione dei parati storici conservati presso la Sala dei Parati della Sacrestia del Tempio Laico della Beata Vergine della Ghiara in Reggio Emilia attraverso il tracciato OA per le opere e oggetti d'arte nell'ambito del Sistema Informativo Generale del Catalogo SIGEC Web.

Il primo studio sistematico dei parati venne affrontato, con metodo scientifico, nel 1974, da Teresa Catellani, in occasione della mostra e della relativa pubblicazione realizzata per il terzo centenario della nomina della Madonna della Ghiara a Regina di Reggio. In quella occasione Catellani compilò 56 schede di "corredi liturgici", cioè paramenti nel loro complesso, e di singoli oggetti. Le schede, ben organizzate, avevano già una impostazione scientifica, data dall'individuazione del pezzo, dalla datazione e dalla manifattura di riferimento indicata in modo generico, dalla individuazione della materia e della tecnica, dal rilevamento delle misure e dalla indicazione di collocazione. Tuttavia, lo studio delle tecniche tessili storiche, soprattutto la nomenclatura delle differenti e molteplici tecniche, è materia assai ostica e complessa.

Solo a partire dagli anni ottanta del secolo scorso, la nomenclatura delle tecniche tessili storiche e dei materiali ha iniziato ad avere valore scientifico universale, grazie agli studi condotti in ambito europeo, soprattutto presso il C.I.E.T.A (Centre International d'Etude des Tesxtiles Anciens) di Lione, ma anche presso altri enti, come il Victoria and Albert Museum di Londra. Tali studi sono stati accolti in ambito italiano e attualmente le materie e le tecniche tessili di cui si parla in Italia, come in Europa, altro non sono che la traduzione letterale del lavoro svolto a Lione e Londra.

L'importanza dell'unificazione scientifica terminologica delle materie e delle tecniche è fondamentale ai fini del corretto riconoscimento del pezzo da catalogare.

Nel 1978 la campagna di catalogazione della Soprintendenza di Modena e Reggio Emilia portò alla schedatura di 103 parati storici, dal XVI al XIX secolo. La schedatura a cura di E. Bazzani, riprese essenzialmente il lavoro di Catellani di pochi anni prima. La campagna di catalogazione ebbe l'indubbio merito di allargare le indagini sui tessuti e porre dei punti fermi di studio da cui poter ripartire.

Nel 1996, in occasione del quarto centenario del primo miracolo della Madonna della Ghiara, venne realizzato un volume miscellaneo di studi di grande rilevanza scientifica. Collaborarono al volume i maggiori studiosi locali dell'epoca. Anche i tessuti ebbero una specifica sezione a loro dedicata, finalmente scientificamente impeccabile, a cura di Marta Cuoghi Costantini. Le schede riportate in catalogo purtroppo furono davvero poche, una decina, ma di grande spessore.

Attualmente si riprende in mano la materia, con lo scopo di continuare e approfondire quanto fatto finora, affinché il patrimonio tessile della Ghiara, patrimonio civico di una collettività, possa essere giustamente apprezzato, stimato e valorizzato.

Lo studio pertanto, dopo una introduzione storica sulle vicende del Tempio e dei Padri Serviti che da sempre lo officiano, intende continuare sulla strada tracciata da Cuoghi Costantini, allargando l'analisi almeno ai 103 parati individuati nel 1978 e magari andando oltre, utilizzando il Sistema Informativo Generale del Catalogo SIGEC Web che permette una catalogazione informatizzata on-line approfondita e moderna. In particolare lo studio, rispetto a tutti i precedenti, si avvale della ricerca archivista condotta presso l'Archivio di Fabbriceria della Ghiara, al fine di poter individuare riscontri storici nelle fonti fino ad ora poco indagate a causa della pressoché totale inaccessibilità dell'Archivio stesso negli anni passati.