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Museo Lapidario Estense di Modena: monumenti, lapidi, sarcofagi di età medievale e rinascimentale

Lo stage prevede la catalogazione di reperti medievali del Museo Lapidario Estense, attraverso il tracciato OA per i beni storici artistici nell'ambito del Sistema Informativo Generale del Catalogo SIGEC Web.

Il Museo Lapidario Estense è ospitato nel settecentesco quadriportico del cortile di Palazzo dei Musei di Modena, si tratta dunque di un museo all'aperto. Fu istituito nel 1828 dal duca Francesco IV d'Austria-Este e rappresenta il primo museo pubblico cittadino, destinato a raccogliere materiali lapidei dalla città e dal territorio modenese. Esso testimonia la passione antiquaria e archeologica della casata estense e delle più insigni famiglie modenesi.

Dopo il restauro terminato nel 2003 i sarcofagi sono stati fissati alla superficie della parete con un solo lato - al fine di agevolarne la lettura laterale - invece che presentarli incassati nella muratura, come nell'esposizione precedente; i marmi di maggiori dimensioni sono stati esposti su supporti lineari in tinta con il colore del portico, affinché le basi non disturbassero i valori plastici e cromatici dei manufatti.

Un primo nucleo della raccolta è formato da epigrafi dall'antica Galleria dei Disegni e delle Medaglie di proprietà estense; un secondo nucleo comprende lapidi d'età medievale e rinascimentale provenienti dalla vicina Chiesa di Sant'Agostino; un terzo nucleo si compone di sarcofagi monumentali provenienti dal cortile delle Canoniche del Duomo - diversi sarcofagi d'epoca romana sono stati riutilizzati in età rinascimentale da famiglie nobili di Modena.

In tutto la sezione di età medievale-rinascimentale del lapidario raccoglie circa 190 testimonianze monumentali della città e del territorio modenese, databili fra l'VIII e il XVII secolo d.C., andando dall'età longobarda all'età moderna. Per il loro grande valore artistico ed epigrafico gli oggetti e i monumenti della raccolta sono stati catalogati con schede OA (Opera e oggetto d'Arte).

Tra le così numerose vestigia conservate nel Museo Lapidario Estense si possono ricordare come particolarmente interessanti e significative il monumento a Giovanni Sadoleto, il monumento a Pietro da Suzzara e quello a Pietro Rocca, la lastra sepolcrale con epigrafe a Guido Paganini Mazzoni e il monumento a Iacopino Cagnoli.